Questo numero in forma di newsletter di Link è nato osservando i consumi culturali del 2018 e del 2019. Per forza di cose, racconta un mondo che il Covid-19 ha messo quantomeno tra parentesi. È ancora troppo presto per dire se i nostri gusti cambieranno e come questa esperienza influirà sulla produzione di contenuti, ma tra pochi mesi o più in là sarà in ogni caso utile sapere dove eravamo, da dove siamo partiti. Cosa ci dicono, dunque, i successi dell’industria culturale di questi ultimi anni? A differenza di anche solo dieci anni fa, la frammentazione dei consumi, l’emergere di nicchie sempre più definite e isolate, l’imporsi di nuovi modelli di business hanno cambiato lo statuto e il numero dei prodotti di successo. Ed è arduo tenersi aggiornati su quello che “funziona”. Ci sono fenomeni che appaiono e scompaiono nel giro di pochi mesi, soprattutto in ambito digitale. E possiamo trovarci di fronte a generi ignoti fino alla stagione prima che diventano il gusto condiviso di un’intera generazione.