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Helldivers 2: alla ricerca della democrazia, tra ironia e satira

Una ricca tradizione di videogiochi satirici testimonia come le community si dividano spesso tra chi gioca con ironia e spirito cooperativo e chi sfrutta il sarcasmo per giustificare azioni offensive. Helldivers 2 è l’ultimo esempio di questo annoso conflitto.

Immaginate un videogioco online che fa uscire un aggiornamento per correggere qualche bug e aggiungere nuove funzionalità. Fino a qui, niente di strano. Nel gioco bisogna sconfiggere degli insetti alieni giganti. Tuttavia, alcuni giocatori iniziano a notare una nuova specie di insetti volanti e ne parlano sui forum del gioco. La cosa curiosa è che nessuno aveva annunciato l’arrivo di questa nuova specie. Ecco, ora immaginate gli sviluppatori del gioco che accusano di collaborazionismo chiunque diffonda questa notizia, sostenendo che si tratti solo di fake news create da chi simpatizza per gli insetti.

Quello che vi ho appena descritto è solo parte del discorso che ruota attorno a Helldivers 2, videogioco uscito senza grandi fanfare a febbraio 2024 e che ha agilmente superato le otto milioni di copie su PlayStation 5 e PC, dando nel frattempo una lezione su come si gestisce e si organizza un gioco online e la sua narrazione interna. Per chi non lo conoscesse, Helldivers 2 è un videogioco in cui interpretiamo un soldato scelto della “Super Terra” il cui compito è compiere missioni su pianeti alieni abitati da insetti giganti o da robot assassini. È possibile giocare in cooperativa con altre tre persone e gli obiettivi sono quasi sempre distruggere qualcosa o qualche unità particolare. Per farlo ogni giocatore può contare sulle armi che decide di portare con sé e un arsenale di aiuti dall’alto come bombardamenti a tappeto, torrette, droni e così via. Sulla carta, non sembra niente di trascendentale, ma ciò che ha reso Helldivers 2 uno dei successi a sorpresa dell’anno risiede nella sua capacità di raccontare una storia senza che vi sia una vera trama, raccogliendo attorno a sé una comunità che, pur con le inevitabili difficoltà di giocare online con sconosciuti, sta mostrando il lato migliore dei titoli multiplayer.

Per la Super Terra!

Helldivers 2 è un gioco divertente, ben realizzato, con missioni veloci, sfide calibrate e molteplici approcci strategici che tengono la squadra sul filo del rasoio. Il fuoco amico è sempre attivo, quindi bisogna muoversi con cautela per evitare di danneggiare i propri compagni. E poi c’è l’aspetto narrativo, che è quello che qua ci interessa di più.

Helldivers 2 è un prodotto estremamente satirico: il tono del gioco è ispirato in maniera palese a Fanteria dello Spazio, non tanto il libro quanto il film di Verhoeven. Le astronavi dei giocatori hanno nomi tipo “Difensore della famiglia tradizionale” o “Artiglio della pace”, il gioco inizia con una pubblicità che incita all’arruolamento per difendere la tua famiglia, i toni sono sempre eccessivi, trionfalistici, militarizzati. Tutto viene fatto “per la democrazia”, non c’è spazio per il dubbio. Mentre sparano, i nostri personaggi urlano di farlo per la Libertà e per la Super Terra.

Il tutorial del gioco è un piccolo gioiello di storytelling: durante l’allenamento iniziale, siamo guidati attraverso una serie di semplici obiettivi per imparare i rudimenti del gioco, mentre un generale loda i nostri risultati. Tuttavia, nella prima missione, probabilmente veniamo fatti subito a pezzi da un’orda di mostri per la quale non eravamo preparati. Come spesso accade in guerra, siamo carne da cannone.

Insomma, siamo dei pazzi furiosi buttati su pianeti esterni a compiere massacri indiscriminati per uccidere creature che probabilmente abbiamo attaccato noi per difendere col sangue di milioni di persone lo stile di vita occidentale. Quando siamo sulla nostra astronave possiamo vedere in tempo reale i progressi della guerra galattica, i pianeti che stiamo “liberando” e quelli minacciati, ogni nostra battaglia conta nel grande affresco del conflitto e ci sentiamo sempre una parte del tutto.

Il problema di Helldivers 2 è lo stesso che colpisce tutte quelle opere di fantasia che mescolano satira e ironia su temi come razzismo e regimi militari. Mentre per alcuni giocatori l’aspetto satirico è evidente e divertente, per altri diventa un’occasione per tirare fuori i propri atteggiamenti peggiori.

Questo contesto narrativo ha generato immediatamente un fitto sottobosco di meme, immagini propagandistiche e contenuti a tema che ha contribuito a portare avanti la narrazione e spingere il gioco oltre la nicchia dei primi appassionati. In rete, ad esempio, potete trovare reel su Instagram che celebrano i compagni caduti, ragazze che spiegano come consolare un helldiver che ha fallito la sua missione come se fossero mogli di guerra, poster propagandistici e così via.

Questa meccanica da “gioco di ruolo” nasce anche perché Helldivers 2 è di fatto esattamente un gioco di ruolo, con tanto di Game Master. Nel team di sviluppo c’è infatti una persona deputata a gestire l’orizzonte degli eventi del gioco. Un attacco a sorpresa a un pianeta, la richiesta di aiuto di una colonia, il Comando Supremo che chiede di concentrare gli sforzi in un determinato punto sono tutti opera di una persona che offre costantemente nuovi spunti per tornare sulla breccia e che gestisce premi e punizioni in modo coerente. Ad esempio, può capitare che per un po’ di tempo il governo della Super Terra possa contare su una fabbrica particolare che offre un nuovo armamento, oppure che una perdita su un fronte costringa il comando centrale a diramare un ordine di aiuto che concentri gli sforzi in un punto preciso.

Una così attenta gestione della narrazione interna ha permesso anche la creazione di un’epica militarista interna. Nonostante tutti gli sforzi, i giocatori hanno fallito nel difendere il fronte di una fascia di pianeti. Quella sconfitta è stata integrata nella narrazione, proprio come i fallimenti critici in un gioco di ruolo. Inoltre, nel commento online, sono nate poesie e canzoni dedicate ai caduti. La forza di Helldivers 2 sta nella collaborazione tra sviluppatori e giocatori nella creazione di una narrazione comune.

Luci e ombre della community videoludica

Ovviamente Helldivers 2 non è il primo gioco a utilizzare questo sistema, ma spesso quando accade, come in molti giochi di ruolo online, la storia è raccontata e mostrata in modo palese, con missioni specifiche, parti narrative eccetera. Qua è tutto molto più sfumato e si svolge quasi del tutto nel commento che i giocatori fanno al gioco stesso.

Questo contesto ha generato in molti casi un moto virtuoso nella community: non è raro vedere giocatori più esperti condividere l’equipaggiamento con i novellini, persone che collaborano in maniera spontanea e addirittura richieste a Sony perché sia permesso anche ai possessori di Xbox di giocare e dare una mano a liberare i pianeti. Addirittura, gli sviluppatori hanno dichiarato che non ci sarà mai una modalità competitiva per non rovinare l’atmosfera cooperativa del gioco.

Per creare un’esperienza ancora più di ruolo può capitare di vedere post su Reddit in cui i giocatori si chiedono l’importanza strategica di andare a farsi massacrare su un pianeta inospitale e senza risorse, con altri giocatori che li accusano di non volersi impegnare a difendere la democrazia. Il sottotesto politico e satirico del gioco è ormai schizzato alle stelle.

Tutto bene allora? Si è no. Innanzitutto, perché anche la community più sana contiene al suo interno persone che non lo sono, è inevitabile. Quindi possono anche capitare situazioni, per fortuna non così di frequente, in cui le persone vengono cacciate da una partita perché non hanno sbloccato le abilità più efficaci per finire la missione, oppure si divertono a uccidere i compagni invece di collaborare. Sono, purtroppo, meccanismi abbastanza diffusi in tutto il mondo dei giochi online e Helldivers 2 non poteva certo pensare di esserne immune. La cosa interessante è che gli sviluppatori hanno chiesto direttamente ai giocatori quale potrebbe essere lo strumento più efficace per arginare la situazione.

L’altro aspetto discutibile di Helldivers 2 è lo stesso che colpisce tutte quelle opere di fantasia che mescolano satira e ironia su temi come razzismo, militarismo e regimi militari. Per alcuni, l’aspetto satirico è evidente e divertente da giocare, mentre per altri diventa un’occasione per tirare fuori dal cassetto i propri atteggiamenti peggiori. In un certo senso, questa dinamica si verifica anche nel mondo di Warhammer 40.000, che ha molti punti in comune con Helldivers 2.

Si sono registrati casi di persone aggredite perché esponevano la bandiera trans nel proprio profilo di gioco, altre sono state attaccate perché non contribuivano alla “causa comune” ignorando gli obiettivi settimanali impartiti dal comando centrale e, in generale, c’è chi porta il role play militarista un po’ troppo in là. Si sono registrati casi di aggressioni nei server Discord di gioco ai danni di persone appartenenti alle comunità LGBTQ+, senza che i community manager alzassero un dito. Questo è l’ennesimo motivo per cui spesso le persone marginalizzate, che potrebbero trovare nei videogiochi uno spazio di espressione, finiscono per fuggire.

Come non diventare un Nazi Bar

Sembra assurdo che un gioco così politico eviti i discorsi politici all’interno della sua community, soprattutto quando la satira dovrebbe proprio mirare a coloro che adottano comportamenti aggressivi. È un po’ come guardare The Boys e sentirsi un po’ come Homelander, cosa che, purtroppo, accade.

D’altra parte, il mondo dei videogiochi è storicamente ricco di momenti satirici, ma spesso molte persone non ne colgono lo spirito. E anche se il commento sociale è diventato più intenso negli ultimi anni, ci sono esempi molto interessanti che risalgono agli anni ‘80 e ‘90 che mostrano casi in cui la satira è decisamente palese. 

Su internet c’è un modo per definire quegli spazi che non fanno abbastanza per tenere a bada gli elementi peggiori: Nazi Bar. Se un nazista entra nel tuo bar e non lo cacci, quello tornerà con i suoi amici, finendo per diventare la componente più ingombrante del tuo locale. Da quel momento, il tuo bar diventerà un bar per nazisti, perché hai preferito rimanere neutrale.

Un esempio è il gioco strategico Nuclear War del 1989, per Amiga e MS-DOS, in cui i giocatori dovevano impersonare la caricatura di uno dei leader mondiali storici, come Reagan, Thatcher, Khomeini, Mao, Gorbachev o persino Gandhi. L’obiettivo era utilizzare bombe atomiche e propaganda per sconfiggere gli avversari. Questo titolo era fortemente influenzato dalla visione di Dr. Stranamore, che veniva apertamente citato. In molti casi, la vittoria significava vedere il proprio personaggio festeggiare su un cumulo di macerie.

Più avanti, Sensible Software, noto soprattutto per Sensible Soccer, affrontò il tema della guerra con Cannon Fodder. In questo gioco, la satira antimilitarista iniziava con il tema musicale chiamato “War has never been so much fun” e continuava con le croci che affollavano la schermata principale man mano che i nostri personaggi morivano in missione. E che dire di Duke Nukem 3D? Qui il protagonista, già di per sé una caricatura degli action hero americani degli anni ‘90, combatte il boss finale all’interno di un campo da football e poi calcia uno dei suoi occhi tra i pali, come dopo un touchdown.

Assolutamente satirica, e spesso travisata, è la visione del mondo di Grand Theft Auto. Questa serie ha sempre portato all’estremo la sua voglia di prendere in giro tutto e tutti, alzando l’asticella della provocazione umoristica di capitolo in capitolo. GTA non risparmia nessuno: dai culti religiosi alla società americana, dalle startup al politicamente corretto, senza dimenticare i giocatori stessi. Il mondo visto attraverso gli occhi di Rockstar Games è un posto orribile in cui non si salva nessuno. E infine c’è Outer Worlds, titolo sviluppato da Obsidian, la software house che si era già fatta le ossa con la serie di Fallout. In questo gioco del 2019, si racconta un’avventura fantascientifica in cui le multinazionali possono tutto, fanno di tutto e colonizzano senza scrupoli, sfruttando le persone pianeta dopo pianeta.

Certo, non è colpa di Helldivers, Fanteria dello Spazio, American Psycho, Warhammer o altri prodotti di intrattenimento che fanno satira se poi alcune persone utilizzano quei contesti per tirare fuori il peggio di sé, anzi, sarebbe un interessante punto di svolta iniziare a parlare delle pessime basi di alcune community.

Su internet, c’è un modo per definire quegli spazi che non fanno abbastanza per tenere a bada gli elementi peggiori: Nazi Bar. Se un nazista entra nel tuo bar, sta tranquillo, si beve la sua birra e non lo cacci fuori, quello tornerà e magari porterà degli amici, così tanti che diventeranno la parte più rumorosa e difficile da gestire del locale. Da quel momento il tuo bar diventerà un bar per nazisti, perché hai preferito rimanere neutrale. Non facciamo diventare Helldivers 2 un bar per nazisti. Continuiamo a lottare per la democrazia.


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